Fischiettando: commento alla 6° giornata arbitrale

La sesta giornata andata in scena non ha avuto mezze misure dal punto di vista degli arbitraggi: ottime prestazioni alternate a conduzioni di gara in parte rivedibili.
Partiamo dalle certezze
Un Orsato a dir poco superlativo dirige un Roma-Fiorentina in maniera eccellente. Partita da fare vedere a chi ambisce a diventare arbitro: semplicemente perfetto – 7,5
Buona anche la prova del giovane Dionisi in Crotone-Atalanta, che porta a casa un 6,5 senza troppi problemi. Stesso voto per Di Bello, in netta ripresa dall’anno scorso.
Finalmente Fabbri, verrebbe da dire, vedendo Bologna-Cagliari: il fischietto di Ravenna, per distacco il peggiore di scorso anno, ha arbitrato bene un match non semplice. Speriamo non sia un fuoco di paglia, ma 6,5 è più che meritato oggi.
6 ad Abisso, senza particolari problemi in Spezia Juventus. Stesso voto per Sacchi nel Monday night, a mio avviso un po’ troppo severo e rigido rispetto allo standard.
Primo derby in carriera per La Penna che se la cava ma non prende la sufficienza piena (5,5): pasticcia in molte circostanze, senza –per fortuna- favorire nettamente una squadra a discapito dell’altra. L’impressione è che col pubblico sarebbe andato nel pallone.
Maluccio anche Chiffi in Torino Lazio: poco chiaro il rigore concesso alla Lazio e arbitro che dà sempre la sensazione di essere poco sicuro. 5,5 per lui come per Mariani, per cui vale la stessa identica osservazione fatta a Chiffi.
Male invece Piccinini che non avrebbe dovuto nemmeno arbitrare Inter Parma (Pairetto si è infortunato nel riscaldamento). Questo non giustifica però la mancata assegnazione di un rigore sacrosanto. 5 per lui. Ma anche qui la domanda è lecita: il Var a cosa serve, se viene usato così?
Nota a margine: Valeri, arbitro di Genoa-Torino (recupero della terza giornata) prende un 5 pieno. Paga, come spesso gli accade, la sua presunzione, ma con aggravante: vai al monitor, vedi il contatto e non assegni il rigore? Mah, che confusione. E -permettetemelo di dire- ogni volta che succedono cose di questo tipo a perdere è unicamente il calcio.
A cura di Titti – DNA RossoBlu
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